mercoledì 9 dicembre 2009

Dedicata (a te)

Vorrei che la tua vita fosse serena
Come un insieme di pastelli messi su fogli colorati
Come erba calpestata da piedi scalzi
E fiori bagnati dalla pioggia di primavera

Vorrei che fosse tranquilla
Come nuvole bianche mosse da un vento leggero
Come la risata di un bambino che giocando
insegue i suoi sogni
Come il mare di settembre

Vorrei che fosse bella come te
Quando dormi con il respiro leggero
Con i capelli sciolti sul cuscino

parole

Non ci sono parole
Per questa canzone
Non ne esistono ora
Ne’ ce ne saranno mai

Se quello di cui hai bisogno
Se quello che ti serve ora
Sono solo parole
E niente altro
Allora non sono io
Quello che cerchi
Ne lo diventerò mai

Non ci sono parole
Per questa canzone
E non ne esistono
Per la mia vita

Potresti capire
Guardandomi negli occhi
Comprendere
Seguendo le mie mani

Ma non puoi
Oppure non vuoi
E così continui a chiedermi
Parole
E solo quelle

Allora non sei tu
Quella che ho cercato
Ne’ lo diventerai
Mai

Lo Specchio

Guardo avanti
Ma non vedo il vuoto
Vedo uno specchio
Vedo qualcuno
Che non conosco
Che non mi assomiglia
Vedo qualcuno
Che mi sorride beffardo
Che mi ha strappato la vita
Che mi ha confuso la mente
Che mi ha rubato il passato
Sono io quel qualcuno
Lo sono stato
Lo sono adesso
E lo sarò ancora
Finché non deciderò
Di sorridere
Di nuovo
Questa volta per sempre
E finché tu
Non sceglierai
Di sorridere
Insieme con me

Acciaio Plastica Alluminio Luce (la mia moto)

in cambio di vita
mi regali ali
e come aria nel vento
ci uniamo
per cercare insieme
strade nel caos
e per lasciarci indietro
rumore
rabbia
tristezza
ricordi
Ti prego
Accompagnami
ancora una volta
in quello che
potrebbe essere
il mio ultimo viaggio
e sia così
quando uno dei due
lo deciderà per l'altro

Ho bisogno di te

Ho bisogno di te
Ho bisogno di te adesso
Anche se solo in anima e parole
Perché il mio cuore è spento
E il mio cervello pensa male

Ho bisogno di te
Perché non mi conosci
E non sai nulla della mia vita
A volte sbagliata
Che ogni tanto torna
Invadente a chiedere il conto
Di ogni errore vero o presunto
Di ogni istante passato
Con la mente in equilibrio
Tra la luce e il buio

Avrei bisogno di sole oggi
O anche solo di una vita
Scandita dai suoni e dai colori
Lontana dal grigio e dal rumore
E invece cerco te
Perché possa raccontarti tutto
Senza preoccuparmi
Perché non hai giudizi da dare
O pregiudizi da esprimere
E parole da spendere invano

Perché la tua mente è chiara
Come il cielo che vorrei guardare
Un cielo libero dove volare
Insieme ai miei pensieri
Senza preoccuparmi
Di guardare in basso
Per cercare di capire
A che altezza sono

Voglio il mio mare

Voglio il mio mare
E le sue onde
Voglio il mio cielo
E le sue nuvole
Che al limite mettono paura
Ma mai tristezza
Come questa grigia cappa
Prezzo troppo alto da pagare
Per una vita normale

la musica di Goran

Quante volte ancora
Dovrò ascoltare
Questa musica
Prima di capire
Che non è con lei
Che troverò
La mia salvezza
O la mia pace?

Quante volte ancora
Lei percorrerà
La mia mente
Prima che io smetta
Di essere sveglio?

Per quanto dolce Lei sia
Da sola non basterà
A cancellare gli errori commessi
Ne’ a farli sbiadire nel tempo

Musica dolce e calma
Di gente lontana
Musica nata
per far dormire i bambini
e farli sognare al sicuro

Musica che in me
Invece risveglia i rimorsi
Per una vita vissuta male

parole di altri

Parole di altri
Si inseguono
Nella mia mente
E si perdono
Nel labirinto dei pensieri
Per ritrovarsi
Sparse
Cambiate
Diverse
Nel senso e nella forma

Incontrarsi ancora (addio all'amico)

Quando un giorno
Ci rincontreremo
Avremo qualcosa
Da dirci?
Forse resteremo lì
a guardarci
perché non avremo più parole
O forse perché
ci eravamo detto tutto
Oppure perché
Lì dove saremo
Non servirà parlare.
Allora ci guarderemo
forse sorridendo
Riconoscendoci
Penseremo
Che forse è passato troppo tempo
Prima che rincontrassimo.

Notte (ha smesso di piovere)

Ancora pioggia
Un altro scroscio ancora
E poi il vento
tuoni lontani
Distanti
L’aria si rinfresca
Si aprono le nuvole
E le stelle mi appaiono
Come se fosse
La prima volta che le vedo
Così
Allontano I pensieri
E la mente libera
Leggera vola
Sempre più lontana
Alla ricerca
Di te che non so
Ancora chi sei

Non hai un nome

È arrivato il vento
Ed ora è già lontano
È passato
Lasciandosi alle spalle
I ricordi dei profumi
Ed a terra foglie
E petali di fiori
La ricordi adesso
La sua freschezza?
O ricordi solo la polvere
Finita negli occhi
E le porte sbattute
Con forte rumore
Come per impedirti
Di uscire?
E cosi hai avuto paura
Del rumore dei rami
Da sempre sugli alberi
Del tuo luogo
Che ogni giorno vedi
E per ogni altro giorno vedrai
Sempre li immobili
E ti sei chiusa
In casa
Impaurita
Forse anche solo
Di spettinarti

Tributo

In questo surreale silenzio
Di queste quattro mura
Troppo spesso misurate
Con gli occhi e con la mente
In cerca di uno spiraglio
O di una via di fuga
Si consuma Il tributo
Al nulla della mia vita
Alle parole spese invano
Ai troppi inizi senza una fine
Alle promesse mai mantenute
Alle luci mai accese
Ai fuochi consumati
In un battere di ciglia
Ai desideri troppo grandi
Alle lacrime
Spese sempre troppo tardi
O per qualcuno che
Non sapeva neanche chi fossi
E a tutto il resto per il quale
Si consuma la mia vita
Come una candela
nella luce del giorno

Il cielo di Helsinki

Oggi c’è il sole
Un sole che scalda tutto
Tranne la mia anima
Un sole che illumina tutto
Tranne i miei occhi

Oggi c’è il vento
Un vento che spazza via le nubi
Tranne che nel mio cuore
Un vento che rinfresca tutto
Tranne la mia mente
Ed io perso nel blu aspetto

Buio a Milano

Ancora una volta
Sono in attesa
Dell’onda nera
Del male oscuro
E sento che questa
Può essere la fine
Non mi scuote più nulla
Non ho più forza
Non ho più paura
Non ho più voglia
Di reagire
Di sperare
Di volere
Di sognare
Di imprecare
Di lottare
E allora così
Cammino
Verso una finta meta
Con gli occhi fissi a terra
incrociando pezzi di carta
Schegge di specchi
Illusioni
Finzioni
Vita non mia
Lontana da te
Dal tuo mondo
E quando anche la musica termina
Non resta altro che il buio

Luci a Milano

Sarebbe bello se tu oggi fossi qui con me.
Sarebbe bello, si.
Sarebbe stato bello averti amato questa notte
così che, al risveglio,
illudersi che il cielo ed il sole di oggi,
così rari da queste parti,
fossero stati opera tua.
Ma sarebbe bello anche solo se tu,
passando da queste parti e vedendomi,
ti avvicinassi sorridendo,
chiedendomi cosa ci faccia qui,
decidendo poi di rimanere,
per trascorrere insieme
questo giorno di luce ed andandotene alla fine
lasciandomi almeno il ricordo di oggi.
Sarebbe bello,
ma non è così
ed io mi ritrovo qui,
solo,
perso tra la gente,
gente che non conosco,
con una penna in mano e
della carta sulle ginocchia,
seduto su delle scale,
a scrivere, a pensarti,
come mi capita spesso da un po’ di tempo a questa parte.
A pensare a te ed ai tuoi vestiti strani,
ed ai tuoi occhi di quel colore che non ricordo
e che quando mi guardano non dicono nulla.

Non canto Yeats

Io lo so
Che sarà qui
Da qualche parte
Su questa terra
Che alla fine
Il mio destino
Mi incontrerà

Sarà mentre io
Sarò lontano
Con la mente
Perché troppo intento
A guardare il cielo
E le sue nuvole
Distanti da me
Troppo distanti ormai
Per suscitare ancora Sogni

Mi incontrerà
E mi chiederà conto
Di questa mia vita
Passata così
Senza un vero amore
E senza un vero odio
Tra volti
Incontrati tra la folla
E dimenticati
Tra le note
Di una canzone

Spero sia almeno
Un giorno di sole
Perché poi non sia
brutto andarsene
Così
Via da tutti
All’improvviso
Senza salutare

Il Tempo (e l’amico che non mi conosce)

Scorre il tempo
Scorre veloce
Mentre tu
Amico mio che non mi conosci
Con musica veloce
Me lo racconti

Scorre il tempo
Ed io ti ascolto
Ed aspetto
Impaziente

Scorre il tempo
Veloce
Ed io lo sento
Scorrere in me
Mentre aspetto
Impaziente
Il suo ritorno

Quante volte
Ascolterò
Ancora la tua musica
Amico mio che non mi conosci
Prima di poter dire
Che lei è di nuovo con me?
Con i suoi occhi
E le sue parole
Con le sue risa
Ed il suo pianto
Con la sua vita
Ed i suoi sogni
Che assomigliano
Tanto ai miei?

Io resto qui con te
Amico mio
Che non conosci me
E non conosci lei
Tu suona per me
E raccontami
Ancora una volta
Del tempo che scorre
Scorre veloce
Per tutti
Tranne che per me
Che resto qui ad aspettare

Piccola luce blu

Piccola luce blu
Che vieni da lontano
Unica luce
Compagna
E testimone
Di queste notti
Passate a sperare
In un sogno
Ti guardo
E mentre mi regali
Con la tua luce
Un po’ di pace
Mi piace credere
Che anche tu
Mi guardi
E mi prendi per mano
Mentre mi addormento
Perché sai
Anche crescendo
Si finisce sempre
Ad aver paura
Di addormentarsi
Soli

Il buio della mente

Mi sono perso
Tra inutili parole
Mi sono perso
Tra le pieghe
Di inutili pensieri
Partoriti dal buio di una mente
Incapace di
Riconoscere il sole

Il treno

Corre il treno, oggi
Corre veloce
Ed è sempre così
Quando ti porta via
Da qualcosa che ami
Corre il treno, oggi
Corre veloce
E metro dopo metro
Mi allontana

Mi allontana dai tuoi occhi
Che ho guardato in silenzio
mentre mi raccontavi di te
Mi allontana dalle tue parole
Ascoltate nel brusio della pioggia
Mi allontana dalle tue braccia
E dal tuo viso che ho stretto a me

Corre il treno oggi
Corre veloce
E mi fa assomigliare
Ad un orizzonte perduto
Oltre il tuo sguardo
Metro dopo metro
Secondo dopo secondo.

Voce nel nulla

Penso a te
Voce nel nulla
Penso a te
Come si può pensare
Ad una persona
Che non c’è
Che si immagina soltanto
Senza neanche
Il beneficio di un sogno
Io ti penso
E cerco di capire
Come sarebbe il tuo viso
Senza toccarlo
Le tue mani
senza sentirle
le tue gambe
senza poterle vedere
mentre corrono verso di me
Vorrei sentire
Il battito del tuo cuore
Mentre dormi
E Il tuo profumo
Su di me al risveglio
E così penso a te
senza sosta
e senza soluzione

Il Silenzio

Chiuso in me
Cerco le parole
Quelle che non ho
Quelle che
Non verranno mai
Parole che prima avevo
E che ora
Mi hanno abbandonato
Insieme ai sogni
E alle speranze
Andati via
Nel silenzio
Di un giorno
Che non ricordo
Lasciando spazio
Solo ad un vuoto
Riempito da rumore

Riflessi

Continuo a guardare
I tuoi occhi
Che riflessi nel vetro
Si alternano
A nuvole ed alberi
Che scorrono veloci
Intorno a noi

Continuo a guardare
I tuoi occhi
Che si chiudono a tratti
E le tue mani inquiete
Tormentare i capelli
Nei brevi momenti di sonno

Sono qui
A guardarti
A cercare di capirne
Il perché
A provare ad immaginare
Questa tua vita
Che nascondi
Dentro di te
Dietro questi occhi
Confusi tra terra e cielo
Riflessi in un vetro
Di un treno che corre

La Luna e il lago

Ricordi quella volta
che di notte
nella luce della luna
sei passato sul lago
che non c'era mai stato?
Si tornava a casa
da un posto che non ricordi
Eri felice
In quella vecchia auto
che arrancava
nel silenzio della notte
Era la tua prima notte così
con la luna riflessa nell'acqua
e la sua luce che quasi
la trasformava in giorno
Un giorno senza caldo
un giorno con le stelle
un giorno bello come tu
non avevi mai visto
In un attimo
un attimo solo
ti segnò un ricordo
che ti porti dietro da anni
e che non puoi dimenticare
per quanti sforzi tu faccia
Era notte
E si tornava a casa
da un posto che non ricordi
In quella vecchia auto
che arrancava
nel silenzio
e tu con lei
nella consapevolezza
che notti così
non ci sarebbero state mai più

Il Dio (diciannove luglio millenovecentonovantadue)

Esisti Dio?
E se si dove?
Nelle immagini scioccanti
che ogni volta rimangono impresse negli occhi?
o forse nelle grida
che raggiungono le mie orecchie e chiedono vendetta?
Se ci sei dove sei?
Se ci vedi perché
dai l’impressione
di uno che gira altrove lo sguardo?

Dalla mia finestra si sente lontano il rumore del treno

Dalla mia finestra si sente lontano il rumore del treno
E se c’è vento, vento di mare
Lo sento più forte
Ed allora viaggio con lui
lontano da qui
Non so dove va
Ma lo seguo
ovunque mi voglia portare
Insieme alla mia rosea musica antica
Creatrice di echi
Insieme a loro provo a dimenticare
L’odio il dolore e la tristezza del mondo
Insieme a loro provo a cercare nuovi orizzonti
Insieme a loro sogno o forse aspetto la morte
Dalla mia finestra si sente lontano il rumore del treno
Dalla mia finestra si vede lontano il mare

Il Sogno dell'Uomo che ha imparato a volare

Se anche per me
Come credo
Un giorno
Verrà la fine
Spero sia nel cielo
Dove volano le aquile
Dove il cielo è ancora blu
E la terra
A guardarla
Sembra piccola e pulita
Li dove potrò credere
Almeno per un istante
Di poter vedere Dio
Spero che sia così
Un solo attimo di fuoco
Che mi porti la pace
Per riuscire a sapere poi
Dove è finito il mio cuore

Dormi Ora (Giulia è lontana)

Buonanotte amore mio
venga il sonno
e ti protegga
Un sonno di riposo
Senza i rimpianti dei sogni
O le paure degli incubi
Buonanotte amore mio
La tua vita continua
Domani al risveglio
Un nuovo giorno
Uguale e diverso
Da tanti altri
Venuti prima di questo
E da altri che verranno
Buonanotte amore mio
Chiudi gli occhi ora
E riposa
Almeno tu

Guardami (Giulia)

Mostrami il cielo
Mostrami la luna
Insegnami a guardarli
Con i tuoi occhi
Mostrami quelle magie
che altri occhi non vedono
Insegnami a vedere
Quello che io non vedo
O quello che ho dimenticato
Perché troppo impegnato
A guardare altro
Prendimi per mano
E mostrami il mare
Insegnami ad ascoltare
La sua musica
Insegnami a riconoscere
Il suo profumo
E adesso guardami
Mostrami i tuoi occhi
Affinché
Attraverso essi
Io possa imparare di nuovo
A guardare il mondo

come sabbia tra le dita

Come sabbia tra le dita
La vita scivola via
Ed è inutile
Bagnarla di lacrime
Per tentare di trattenerla